La Strada dei vini DOC della Daunia.
Domanda: hai mai percorso una strada del vino? Si tratta di un itinerario turistico fatto di vigneti, degustazioni, arte, degustazioni, storia, degustazioni… Abbiamo già detto de-gu-sta-zio-ni? Sì, perché questo tipo di percorso è pensato per wine lovers curiosə di assaporare le più svariate eccellenze enologiche di tutto il mondo!
Se non ne hai mai percorso uno, beh, in fondo a questo articolo, troverai un link per le migliori strade del vino in Italia secondo Eataly – e poi non dire che siamo campanilisti. Ma ora dedichiamoci alla Strada dei vini DOC della Daunia, che sarà anche meno nota della Strada del Barolo o della Strada del vino Erice DOC, ma è molto caratteristica, in quanto si snoda tra macchia mediterranea, centri culturali e denominazioni enologiche inaspettate. Prontə? Iniziamo!
San Severo DOC.
Partiamo da San Severo, uno dei centri più importanti della Daunia in termini di produzione vitivinicola. Passeggiando tra le vie del borgo antico, ti capiterà di ammirare le chiese, i palazzi signorili e soprattutto i caratteristici campanili dalle guglie maiolicate – che hanno fatto guadagnare a San Severo il soprannome di “città dei campanili”. Tuttavia, l’attrazione principale di questa città è tutt’altro che appariscente. Devi sapere, infatti, che il centro storico nasconde un vero e proprio labirinto di “cattedrali del vino” del 1700! Sempre sottoterra si trova anche il ricco Museo Diocesano (sito nei locali ipogeici del secentesco Palazzo del Seminario), che custodisce gioielli e dipinti preziosi.
Ti segnaliamo, poi, un paio di appuntamenti autunnali: a settembre, l’antica Sagra dell’Uva e a novembre la Festa di San Martino, la sagra del vino novello con prodotti tipici, gastronomia locale e spettacoli culturali, come concerti, mostre e sfilate folcloristiche.
Ma siamo qui per parlare del San Severo DOC, giusto? Ebbene, il vino sanseverese è stato il primo a ottenere la denominazione di origine controllata in Puglia, nel 1968! Il San Severo DOC è presente nelle tipologie di bianco, bianco spumante, rosso e rosato, e si produce nei comuni di San Severo, Torremaggiore, San Paolo Civitate, Apricena, Lucera e Lesina.
Cantine consigliate:
- D’Araprì, fondata da tre fratelli amanti del jazz e conosciuta per aver reso celebre lo Spumante Metodo Classico pugliese. Non dimenticare di prenotare una visita guidata nei suoi circa 1.000 mq di sotterranei, che comprendono una cantina e un frantoio ipogeo, un tratto delle vecchie mura del Duecento e un’antica pressa del 1836.
- Teanum (ovviamente!), produttrice dell’unica Riserva San Severo DOC in commercio: Gold Vintage, vincitore di The WineHunter Award 2021.
S. Le nostre cantine sono due: una si trova a San Severo e l’altra a San Paolo di Civitate. Quindi, se decidi di attraversare anche quest’ultimo paese, non dimenticare di visitare il sito di Teanum Apulum, il municipium che dà il nome al nostro brand!
Cacc’e Mmitte di Lucera DOC.
Sapevi che Lucera sorge su tre colli? Il Monte Albano è il più alto di questi, e non a caso ospita lo splendido Palatium di Federico II, una dimora imperiale risalente al 1233. Trentacinque anni dopo, il Palatium verrà circondato da imponenti mura a formare la maestosa Fortezza svevo-angioina, che ancora oggi domina il Tavoliere delle Puglie.
Lucera detiene il titolo di Città d’Arte, per la ricchezza del suo patrimonio artistico e culturale (es. la Basilica Cattedrale sorta su un’antica moschea, l’Anfiteatro romano di Età Augustea, il Museo di Archeologia Urbana Fiorelli – MAU), e l’appellativo di Chiave di Puglia, per la sua posizione strategica sul territorio.
Se ti trovi da queste parti durante la prima metà di agosto, potresti imbatterti nel suggestivo evento itinerante Calici di Stelle. L’iniziativa è organizzata ogni anno dal Movimento Turismo del Vino e dalla Città del Vino, l’associazione dei comuni vitivinicoli d’Italia, e attraversa tutta la Penisola mescolando buon vino, arte e spettacoli. Durante la tappa di Lucera è possibile degustare vini DOC locali e regionali!
A proposito di vini di origine controllata, la Cacc’e Mmitte di Lucera DOC è una denominazione registrata nel 1975 e prodotta nella zona tra le Pendici dell’Appennino Dauno, nei comuni di Lucera, Troia e Biccari. Probabilmente, il nome dialettale deriva dal tradizionale gesto di versare il vino direttamente dalla botte, per poi riempirla nuovamente al termine del prelievo. Il Cacc’e Mmitte è un vino rosso robusto e particolarmente tannico, ottenuto dall’Uva di Troia.
Cantina consigliata:
- Cantina La Marchesa, una piccola realtà che racconta il territorio attraverso i suoi 15 ettari di vitigni autoctoni. Fai un tour della cantina e, naturalmente, degusta un calice di Cacc’e Mmitte!
Tavoliere delle Puglie DOC.
Non si può pensare di visitare il nord della nostra regione senza attraversare la più vasta pianura d’Italia dopo la Pianura Padana: il Tavoliere delle Puglie. Si tratta di un’area di circa 3.000 kmq, che confina a ovest con i monti Dauni, a nord con la valle del Fortore, a est con il promontorio del Gargano e il mare Adriatico, e a sud con la valle dell’Ofanto.
I comuni del Tavoliere appartengono quasi tutti alla provincia di Foggia. Tra questi, ti segnaliamo Ordona, un piccolo paese che ospita il sito archeologico di Herdonia, inserito all’interno dei Luoghi del Cuore FAI(Fondo Ambiente Italiano). Questo municipium romano, considerato un importante punto di snodo tra le vie Traiana, Eclanense e per Venosa, fu teatro di ben due importanti battaglie tra i romani e i cartaginesi di Annibale durante la seconda guerra punica.
Dell’antica città nota come la “Pompei di Puglia” oggi sono visibili le mura perimetrali e i resti della porta principale fiancheggiata da torri quadrate, con rivestimenti in opus reticulatum. Ma anche un complesso di costruzioni in laterizio e reticolato, i resti di due templi, di una basilica, del foro, di un mercato circolare e delle terme, nonché di un piccolo anfiteatro. Inoltre, i preziosi esempi di ceramica dauna, rinvenuti all’interno della necropoli, possono essere visionati nel Museo Archeologico di Ordona – HerMa, e nei musei di Foggia, Bari e Taranto.
Ma torniamo al nostro wine tour, ché questa favolosa area pianeggiante non ospita solo luoghi che vale la pena visitare (Alberona, Bovino, Pietramontecorvino sono tra i Borghi Più Belli d’Italia!), ma ha anche ottenuto un’importante denominazione enologica. Il disciplinare del Tavoliere delle Puglie DOC o Tavoliere DOC Nero di Troia prevede che il vino sia ottenuto da Uva di Troia (min. 90%), un vitigno a bacca nera caratteristico di questa area geografica.
Cantina suggerita:
- Placido Volpone, una cantina di Ordona a conduzione bi-familiare, che ha nei suoi capostipiti l’attore Michele Placido e Mimmo Volpone. Qui potrai degustare un ottimo calice di Mimì, Tavoliere DOC Nero di Troia Riserva, e farti guidare alla scoperta del sito archeologico di Herdonia e del museo HerMa.
Aleatico di Puglia DOC.
Forse non hai mai sentito parlare di questa denominazione. La motivazione principale è che, a differenza delle precedenti, non è legata a un’area geografica particolarmente circoscritta. Al contrario, è possibile produrre l’Aleatico di Puglia DOC praticamente in tutta la regione, e ciò ha minato alla sua popolarità. D’altro canto, questa non è affatto una brutta notizia per te, dal momento che potrai degustarlo nella cantina più strategica per il tuo tour!
Cantina consigliata:
- Borgo Turrito, un’azienda vitivinicola situata a Borgo Incoronata, a pochi chilometri da Foggia. Ti consigliamo di provare Terra Cretosa, un delicato Aleatico Rosato e, perché no, di partecipare a uno degli eventi in vigna – Social Wine Talk, In Vino Veritas e Vendemmia al Borgo.
Link utili:
- Città di San Severo | D’Araprì | Teanum
- Città di Lucera | Cantina La Marchesa
- Città di Foggia | Borgo Turrito
- Comune di Ordona | Placido Volpone
- Eataly “Le migliori strade del vino in Italia” (in fondo, in fondo, ma c’è!)