Primitivo Black Teanum e Zinfandel: lo stesso DNA.

Nel 2019 abbiamo lanciato per la prima volta Primitivo Black Puglia IGP, una riserva di Primitivo pugliese, inserita nella pregiata linea Tiati. Il nome della linea si ispira al grande centro fondato nel I millennio a.C. dai Dauni, sul quale sarebbero sorte Teanum Apulum, prima, e successivamente San Paolo di Civitate.

Proprio come tutti i vini inseriti nella linea Tiati, Primitivo Black ha un carattere deciso, ideale per festeggiare occasioni importanti, festività e momenti indimenticabili.

Le uve di questo vitigno autoctono vengono raccolte manualmente, quindi subiscono le fasi di maturazione e affinamento: in rovere francese da 300 litri per 8 mesi, in botti da 50 ettolitri per 4 mesi, e infine in bottiglia per 6 mesi. Al termine del processo di produzione, il vino che si ottiene è color rosso luminoso, con note fruttate, balsamiche e speziate. Fresco, pieno e morbido al palato, presenta inoltre un elegante bilanciamento tra dolcezza e tannino.

Nel 2020, Primitivo Black ha vinto The WineHunter Award Rosso.

 

Che cos’hanno in comune Primitivo e Zinfandel?

Forse avrai già sentito parlare del legame di sangue che unisce questi due vitigni tanto rinomati, in caso contrario facciamo un breve ripasso!

Primitivo e Zinfandel condividono quasi lo stesso DNA, tanto che per anni studiosi e appassionati hanno tentato di risalire all’origine di questa strana coincidenza. Infatti, sebbene separati dall’intero oceano Atlantico, i due vini presentano stesse proprietà organolettiche, nonché pregi e difetti simili. Per questo, si è ipotizzato che uno dei due vitigni fosse stato esportato nell’altro continente, dando vita al suo gemello. È proprio così che negli anni ’80 ebbe inizio la disputa tra Puglia e California, entrambe determinate a dimostrare che il proprio vitigno fosse quello originale.

Tuttavia, come nelle migliori favole, tra i due litiganti i terzi godono: studi più recenti, infatti, hanno appurato che entrambi i vitigni siano stati importati. A confermarlo è anche Antonio Calò, Presidente dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino (AIVV), secondo il quale proverrebbero da due terre diverse ma affini, “il Primitivo dai Balcani, lo Zinfandel dalla Dalmazia”.

Questa spiegazione basterà a placare gli animi dei wine lovers avversari? Difficile a dirsi. Una cosa però è certa: la scoperta della stretta parentela con lo Zinfandel, avvenuta all’inizio degli anni ’90, ha permesso al nostro Primitivo di vivere una nuova primavera. Devi sapere che prima di allora questo favoloso vitigno era utilizzato per lo più per produrre vini da taglio. Perciò, “tenk iu veri mach, diar cousin” da tutto lo staff Teanum!

 

Non solo Primitivo Black.

Primitivo Black non è l’unica etichetta di Primitivo a marchio Teanum, e nemmeno la più recente! Infatti, nel 2020 abbiamo lanciato Primitivo Rosato Òtre, che quest’anno si è aggiudicata la Medaglia Argento durante Premio Vinum 2021.

Sempre della stessa linea fa parte la nostra storica etichetta Primitivo Òtre. Rispetto al Primitivo Black, ha un palato più fruttato, caratterizzato da eleganti profumi di frutta matura, confettura di prugna e fichi. È ideale con piatti di carne, come arrosti alla brace.

Nero di Troia – Primitivo VENTO: un blend esplosivo composto da due vitigni autoctoni, il primo dei quali è probabilmente il più rappresentativo della nostra area geografica. Le percentuali d’uva (rispettivamente 70% e 30%) e la prolungata macerazione (15 giorni in acciaio inox) esaltano la complessità dei profumi e degli aromi varietali di questo vino.

Infine, da poco la nostra famiglia ha accolto anche Primitivo Favùgnë, e tu l’hai già provato?

 

Fonti: Corriere della Sera “Primitivo e Zinfandel, la sfida finisce pari

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